[Articolo 1/2 sul Simbolismo]
Il Simbolismo non è solo un movimento artistico e letterario della fine del XIX secolo; è una profonda immersione nella capacità umana di percepire significati oltre l’apparenza, di connettere il visibile all’invisibile. Nato in reazione al Naturalismo e al Realismo, che cercavano di rappresentare la realtà in modo oggettivo e quasi scientifico, il Simbolismo si proponeva di esplorare le verità più profonde, i misteri, i sogni, le emozioni e le idee, che si celano dietro la superficie delle cose.
Che Cos’è il Simbolismo?
Al suo cuore, il Simbolismo si fonda sull’uso del simbolo. Un simbolo non è una semplice allegoria o metafora; è qualcosa di più evocativo e meno diretto. Se un’allegoria traduce un concetto astratto in un’immagine concreta (ad esempio, la giustizia con una bilancia), il simbolo suggerisce, allude, evoca una pluralità di significati che vanno oltre la sua rappresentazione letterale. È un segno che rimanda a un’idea o a una qualità, spesso ineffabile, che non può essere pienamente espressa a parole.
Gli artisti e i poeti simbolisti credevano che la realtà sensibile fosse solo un velo, dietro il quale si nascondeva una realtà più autentica e spirituale. Il loro obiettivo era svelare frammenti di questa realtà interiore attraverso immagini, suoni e parole che avessero un potere evocativo, suggerendo stati d’animo, intuizioni e concetti universali.
Le Radici del Simbolismo
Il movimento ha le sue radici in Francia, con figure seminali come Charles Baudelaire e la sua opera “I Fiori del Male”, che già negli anni ’50 dell’Ottocento esplorava la corrispondenza tra il mondo sensibile e quello spirituale. Altri poeti fondamentali furono Stéphane Mallarmé, maestro nell’uso del linguaggio per evocare atmosfere e idee piuttosto che descrivere, Paul Verlaine, con la sua musicalità e malinconia, e Arthur Rimbaud, con la sua visione profetica e ribelle.
In campo artistico, pittori come Gustave Moreau, Odilon Redon e Pierre Puvis de Chavannes in Francia, e figure come Gustav Klimt (sebbene più tardi associato alla Secessione Viennese ma con forti influenze simboliste) e Edvard Munch in altre parti d’Europa, diedero forma visiva a queste idee. Le loro opere erano spesso enigmatiche, ricche di figure mitologiche o fantastiche, paesaggi onirici e un’atmosfera di mistero e introspezione.
Caratteristiche Principali
- Evocazione e Suggestione: Piuttosto che descrivere direttamente, il Simbolismo mira a evocare sensazioni e idee. Il significato non è esplicito, ma viene suggerito al lettore o allo spettatore, lasciando spazio all’interpretazione personale.
- Musicalità e Ritmo: Nella poesia, c’è una forte enfasi sulla musicalità del linguaggio, sull’armonia dei suoni e sul ritmo, che contribuiscono a creare l’atmosfera desiderata.
- Soggettività e Interiorità: L’attenzione si sposta dal mondo esterno e oggettivo all’esperienza interiore, ai sogni, alle fantasie, agli stati d’animo e all’inconscio.
- Sinestesia: Spesso si fa ricorso alla sinestesia, ovvero l’associazione di sensazioni provenienti da sensi diversi (ad esempio, “profumi freschi come carni di bambini” in Baudelaire), per creare immagini più ricche e complesse.
- Mistero e Misticismo: C’è un’attrazione per l’occulto, il soprannaturale e il mistico, e un senso di profonda malinconia o ennui.
- Rifiuto della Razionalità e del Materialismo: Il Simbolismo si opponeva al positivismo e alla fede nella scienza e nella ragione come uniche vie per la conoscenza.
L’Eredità del Simbolismo
Sebbene il movimento Simbolista nella sua forma più pura abbia avuto una durata limitata, la sua influenza fu immensa e duratura. Ha aperto la strada a molte delle avanguardie del XX secolo, influenzando direttamente il Surrealismo, l’Espressionismo e persino aspetti del Modernismo. L’idea che l’arte possa andare oltre la semplice rappresentazione, esplorando la complessità della psiche umana e le dimensioni spirituali ed emotive, è un’eredità fondamentale del Simbolismo che continua a risuonare nell’arte e nella letteratura contemporanea.
In un mondo sempre più orientato alla razionalità e alla concretezza, il Simbolismo ci ricorda l’importanza del mistero, dell’intuizione e del potere evocativo dell’arte di connetterci con ciò che è al di là delle parole e della visione diretta.
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Gianmario