[Articolo 2/2 sul Simbolismo]
Se il Simbolismo come movimento letterario e artistico fiorì principalmente tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, la sua influenza e le sue tecniche non si esaurirono con la fine di quel periodo. Al contrario, il simbolismo in letteratura moderna rappresenta un’eredità profonda e persistente, un approccio alla scrittura che continua a permeare opere di ogni epoca, adattandosi e trasformandosi nelle diverse correnti e sensibilità.
La letteratura moderna, in larga parte, ha assorbito la lezione simbolista, riconoscendo il potere evocativo del linguaggio e la capacità di suggerire significati complessi e sfumati, piuttosto che di enunciarli in modo didascalico. Il rifiuto del realismo più crudo e l’esplorazione dell’interiorità, del subconscio e del mistero sono diventati tratti distintivi di molteplici espressioni letterarie successive.
Dalle Radici alle Nuove Forme
Il Simbolismo originario, con la sua enfasi sulla musicalità del verso, sulla sinestesia e sulla ricerca di corrispondenze tra il mondo sensibile e quello spirituale, ha gettato le basi per molte delle sperimentazioni che avrebbero caratterizzato il Novecento. La sua critica al positivismo e la sua apertura verso dimensioni più profonde dell’esistenza hanno risuonato in autori che, pur non essendo “simbolisti” in senso stretto, ne hanno ereditato lo spirito.
Ecco alcune delle principali manifestazioni e influenze del simbolismo nella letteratura moderna:
- L’Ermetismo Italiano: Questa corrente poetica, sviluppatasi in Italia a partire dagli anni ’20 del Novecento, è forse l’erede più diretto e riconoscibile del Simbolismo francese. Poeti come Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo hanno fatto della parola un “oggetto” denso di significati reconditi, spesso oscuri e allusivi. La loro poesia è caratterizzata da una sintassi frantumata, da un linguaggio essenziale e da immagini che, pur partendo dal dato concreto, si caricano di valenze simboliche universali, esprimendo il disagio esistenziale e la ricerca di un senso in un mondo frammentato. Il “male di vivere” di Montale o la “terra desolata” di Ungaretti sono emblemi di questa ricerca simbolica.
- Il Modernismo Anglosassone: Autori come T.S. Eliot e Ezra Pound sono stati profondamente influenzati dal Simbolismo, in particolare da Mallarmé e Laforgue. Nelle loro opere, come “La terra desolata” di Eliot, il frammento, l’allusione mitologica e letteraria, il paesaggio urbano desolato e le immagini cariche di valenze simboliche diventano strumenti per esplorare la crisi spirituale e culturale del mondo contemporaneo. Non si tratta più di un simbolismo etereo e mistico, ma di uno che si confronta con la complessità e la disillusione della modernità.
- Il Surrealismo e la Psicanalisi: Sebbene il Surrealismo abbia radici anche nel Dadaismo, la sua esplorazione dell’inconscio, dei sogni e delle associazioni libere è debitrice al Simbolismo per l’idea che esistano realtà più profonde da svelare. L’uso di immagini oniriche e la rottura con la logica razionale per accedere a una “surrealtà” sono un’evoluzione del desiderio simbolista di andare oltre il visibile. La scoperta della psicanalisi freudiana ha fornito nuove chiavi di lettura per il simbolismo, interpretando i simboli come manifestazioni dell’inconscio.
- Il Romanzo Simbolico e la Narrativa del Novecento: Anche nella prosa, il simbolismo ha lasciato un segno. Autori come Franz Kafka, con le sue allegorie labirintiche e le sue figure enigmatiche (il Castello, il Processo), o James Joyce, con la sua tecnica del “flusso di coscienza” che esplora i meandri della mente e carica ogni dettaglio di significati reconditi (come in “Ulisse”), utilizzano il simbolo non solo come ornamento, ma come struttura portante della narrazione. Il simbolo diventa un modo per rappresentare l’alienazione, l’assurdità dell’esistenza o la complessità della psiche umana.
- Il Simbolismo nel Teatro Moderno: Drammaturghi come Maurice Maeterlinck (già simbolista puro) e, successivamente, figure come Samuel Beckett con il suo teatro dell’assurdo, hanno utilizzato il simbolismo per esprimere l’incertezza, la solitudine e la mancanza di senso. Personaggi archetipici, dialoghi enigmatici e scenografie minimaliste cariche di significato implicito sono tratti comuni.
Caratteristiche del Simbolismo Moderno
Il simbolismo nella letteratura moderna si distingue per:
- Maggiore concretezza: Se il simbolismo ottocentesco poteva essere più etereo, quello moderno tende a radicarsi in immagini e situazioni più tangibili, pur caricandole di significati complessi.
- Ambivalenza e polisemia: I simboli moderni sono spesso ambigui, aperti a molteplici interpretazioni, riflettendo la complessità e l’incertezza del mondo contemporaneo.
- Funzione strutturale: Il simbolo non è più solo un elemento decorativo, ma diventa spesso un perno attorno al quale si costruisce l’intera opera, un elemento chiave per la sua comprensione.
- Esplorazione dell’inconscio: Con l’avvento della psicanalisi, il simbolismo si è arricchito di nuove dimensioni, esplorando i significati nascosti nei sogni, nei lapsus e nelle pulsioni.
- Riflessione sulla condizione umana: I simboli sono spesso utilizzati per esprimere temi universali come l’alienazione, la solitudine, la ricerca di identità, la morte e il significato dell’esistenza.
In conclusione, il Simbolismo, lungi dall’essere un fenomeno circoscritto a un’epoca, ha fornito alla letteratura moderna gli strumenti per esplorare le profondità dell’esperienza umana, per esprimere l’ineffabile e per creare opere che continuano a risuonare con i lettori grazie alla loro capacità di evocare mondi interiori e significati universali. È una testimonianza del potere duraturo del linguaggio di andare oltre la semplice descrizione, toccando le corde più intime dell’anima.
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Gianmario