New Weird e Onirismo

Continua la nostra analisi approfondita sul genere New Weird. Questa volta spostiamo l’attenzione su una delle tematiche poco affrontare dai critici del genere, ovvero l’onirismo.

L’esplorazione di questo tema è fondamentale per comprendere come i migliori metodi per innescare tensione nei lettori sono quelli che introducono elementi reali e comuni all’interno di narrazioni classificate come fantastiche. Questi elementi possono essere utilizzati per creare angoscia e far empatizzare il lettore, al fine di indagare e approfondire alcune tematiche singolari e i loro risvolti più inquietanti.

Generalmente, nel New Weird, vengono impiegati tre ganci ricorrenti e ugualmente semplici quali: Il sogno lucido, il sogno profetico o l’incubo ricorrente.

Vediamoli nel dettaglio.

Il sogno lucido

La caratteristica fondamentale del sogno lucido è che il personaggio è consapevole di stare sognando e, in parte, di avere il potere di controllare l’ambiente onirico. Tuttavia, questo sogno nasconde un risvolto molto pericoloso: all’aumentare degli episodi, il confine tra realtà e sogno diventa sempre più labile fino a sovrapporsi con esso. E quando il mondo dei sogni si riversa nella realtà, a catastrofe personale e la sua capacità di discernimento sono compromesse.

Il sogno profetico

Almeno una volta nella vita, tutti noi abbiamo desiderato di conoscere il futuro. Ma quando questo e ciò che le trame del tempo ci mostrano rappresentano un futuro pericolo, le cose diventato complicate, angoscianti. Questo escamotage non è altro che un simbolo esteso che racchiude la funzione umana “conoscenza”: quando la possediamo vediamo il mondo con occhi diversi, ci prepariamo a dover affrontare scelte, molte volte difficili, a interrogarci sulla natura della nostra condizione e di quella del mondo che ci circonda. Conoscenza è un sottile sinonimo lato di responsabilità della persona.

L’incubo ricorrente

Nella maggior parte delle opere in cui viene utilizzato questo elemento, il personaggio che ha degli incubi ricorrenti – esattamente come nella realtà – ha subito un trauma profondo o vissuto un evento spiacevole che ha segnato in maniera indelebile la sua psiche. La ripetizione e i sentimenti che porta nel mondo reale al suo risveglio, sono sintomi della sua incapacità di elaborare il trauma e superarlo.

Altre volte, l’incubo ricorrente può essere la porta d’accesso a un mondo parallelo o a una dimensione alternativa, spesso indotto da forze e entità tutt’altro che benevole. Qui il trauma è legato a ciò che ci è stato concesso di vedere e conoscere e alla possibilità che l’incubo possa riversarsi dal mondo onirico nella realtà da un momento all’altro.  

Naturalmente, esistono delle situazioni limite in cui questi tre elementi di sovrapposizione sono stati ibridate tra loro da diversi scrittori per aumentarne l’impatto.

Influenza della psicoanalisi

Un genere di frontiera come il New Weird ha attinto a piene mani da concetti psicoanalitici fondamentali per amplificare l’effetto delle opere composte nei lettori.

Le atmosfere di disorientamento, il fascino del grottesco e il suo costante scardinamento della realtà, toccano le corde più profonde, oscure e represse della psiche umana risuonando con i concetti espressi sia da Freud che da Jung.

Freud e l’Unheimlich

Il concetto di Unheimlich (perturbante), elaborato da Freud, va a sottolineare come il meccanismo di paura non venga innescato solo da ciò che ci è ignoto, ma ance da tutto ciò che ci è segretamente familiare e che, tornando dal rimosso, genera un senso di profonda inquietudine. Ad esempio:

  • Architetture Organiche e Mutanti: città che pulsano, edifici che si trasformano, o organismi viventi che assomigliano a strutture urbane. Queste immagini possono evocare la nostra stessa biologia, la dipendenza dal corpo e la sua fragilità, rendendo il familiare “casa” (Heimlich) improvvisamente estraneo e minaccioso (Unheimlich).
  • Creature Inclassificabili: le entità del New Weird spesso sfuggono a categorie chiare. Sono né animali, né umani, né macchine, ma un amalgama ripugnante. Questa ambiguità può toccare la nostra paura primordiale della perdita di identità e delle categorie mentali con cui organizziamo il mondo.
  • La Ritorno del Represso: molte trame del New Weird vedono il riemergere di antiche entità, malattie o fenomeni che erano stati dimenticati o soppressi. Questo rispecchia il concetto freudiano del rimosso che, una volta tornato alla coscienza, genera angoscia e turbamento.

Jung e le Paure Ataviche

I concetti presentati da Jung nei suoi studi sull’Inconscio Collettivo, le Paure Ataviche e gli Archetipi, possono fungere da lente di ingrandimento per alcuni elementi presenti nelle opere New Weird.

Le creature strane e incomprensibili, i mondi alieni e le loro società complesse, sono, nella maggior parte dei casi, rappresentazioni manifeste dell’Ombra (il lato oscuro e represso dell’essere), della Grande Madre nella sua veste terrificante e divorante, o il Senex e la sua saggezza utilizzata per la distruzione.

La fascinazione verso il Caos e l’incomprensibile può essere intesa come un confronto con l’Anima Mundi e del desiderio di un ritorno a uno stato primordiale di indeterminatezza da cui l’ego cerca disperatamente di distinguersi.

Kristeva e l’Abject

Nella sua teoria dell’Abject (Abietto), Julia Kristeva offre uno strumento potente per analizzare alcune tematiche trattate nel New Weird. L’abietto è da intendersi come ciò che disturba l’identità, il sistema, l’ordine; ciò che non rispetta i confini, le posizioni e le regole. È anche l’ambiguo, il composito che ci spinge a confrontarci con la fragilità del nostro essere e la porosità dei nostri confini corporei e psichici.

Molto spesso l’Abject si presenta nelle opere New Weird come:

  • Body Horror, rappresentato spesso da mutazioni, malattie inspiegabili e di difficile cura, la fusione di corpi e materia inorganica ecc. che ci spingono a riflettere sulla vulnerabilità del nostro corpo e la possibilità di dissoluzione. Ciò va a richiamare la nostra fase pre-edipica di fusione con il corpo materno e la successiva necessità di differenziazione. La reazione di disgusto e orrore, diviene una difesa contro il collasso della nostra identità.
  • Confini labili, tra umano e non-umano, tra vivo e morto, tra conscio e inconscio. Il New Weird è abilissimo a cancellare queste nette distinzioni e a mettere in crisi la nostra percezione di cosa sia normale o reale, destabilizzando la nostra stessa identità.
  • Decadenza e corruzione, rappresentati spesso da ambienti che si decompongono, società in declino sia morale che fisico. Scenari, questi, che riflettono la paura inconscia del disfacimento e della perdita di controllo sia a livello individuale che collettivo.

Partendo proprio da questi concetti presi in prestito dalle più alte teorie psicoanalitiche, che approfondirò presto nei loro risvolti anche in altri generi letterari che mi sono vicini, è molto semplici comprendere quanto la potenza del sogno e l’onirismo in generale, possono dare maggior potenza a determinati elementi narrativi. La forza impattante che acquisiscono è tale da scavare dentro di noi talmente a fondo da far sì che al termine della lettura, ci ritroviamo ad avere un senso di distacco non voluto o a ragionare su quanto di ciò che abbiamo letto è presente nella realtà che ci circonda con forme medesime o leggermente differenti.

Prima di salutarvi vi ricordo di iscrivervi alla newsletter a cadenza mensile, in cui inserirò vari contenuti che non riporterò sul sito. Per i più “giovani” ricordo che in fondo alla pagina sono presenti i link ai miei social nel caso in cui desiderassero seguirmi.

Grazie per l’attenzione e il supporto

Gianmario

it_ITItalian