Non un blog, ma un giornale di bordo

Un ritorno alla ribalta, pronto a sfidare tempeste, bonacce, scogli, squali e mostri editoriali. Benvenuti a bordo, lettori, sono sicuro che non rimarrete delusi dai contenuti che presto vi proporrò tra queste pagine digitali!.

Sono ben consapevole che aprire un blog nel 2024, per di più dedicato al mondo della scrittura e lettura, può apparire come una scelta anacronistica – i blog li paragono io stesso ad esseri arcaici, una sorta di “plesosauri del web”. Eppure posso assicurarvi che è stata una scelta ponderata e ragionata in ogni singolo dettaglio al fine di proporvi una serie di contenuti, spero, interessanti e unici nel loro genere e, soprattutto, liberi dalle costrizioni e restrizioni a cui quotidianamente sottostiamo utilizzando i social media.

Consentitemi una breve premessa. O meglio: una confessione liberatoria…

Gli ultimi due anni appena trascorsi non sono stati leggeri. Per lunghi periodi il mio stato umorale oscillava tra l’abbandono malinconico e istanti in cui la mia unica volontà era quella di distruggere fino a ridurre in cenere di tutto ciò che avevo faticosamente creato. Avevo una vaga idea della ragione di quel mio comportamento ma rifiutavo di accettare l’amara verità che si celava alla base del mio malessere. Alla fine, quando proprio non ne ho potuto più di trascinarmi tra le cose del quotidiano, ho preso la decisione di stendermi sul letto, chiudere gli occhi e fare in silenzio i conti con me stesso.

Ero deluso e insoddisfatto.

Tutti i verdi allori di gloria con cui avevo cinto in maniera illusoria il mio capo erano divenuti secchi e rinsecchiti. Tutte le mie prospettive di vita dal punto di vista personale, oltre che autoriale, si erano sciolte come un pungo di sale in un secchio d’acqua senza che nemmeno me ne fossi reso conto.

Una amarissima presa di coscienza, insomma, che mi ha messo davanti ad un bivio: seppellire i miei desideri giovanili voltando completamente pagina, oppure resistere nell’intento di realizzare le mie vecchie aspettative rianimando con nuova legna il fuoco della mia volontà iniziale, a patto che comprendessi e colmassi tutte le mancanze che avevano causato il fallimento. Ammetto di aver tentennato più volte sulla scelta da fare, lottare contro la delusione e vincerne l’inerzia richiede uno sforzo inimmaginabile, ma alla fine ho deciso di rimboccarmi le maniche e concedermi una nuova possibilità per affermarmi come autore.

“Un nuovo inizio”, insomma, come piace dire a molti…

Tra scale infinite e strade lunghissime di riflessione, sono riuscito a ritornare a galla e messo subito all’opera per tracciare una rotta sicura per la prima parte del mio viaggio. L’imbarco è stato tornare a leggere con una certa frequenza, partendo da alcuni tra i mei libri preferiti – di cui vi parlerò prestissimo. La seconda, più complessa, è stata ritornare a scrivere con costanza. Ancora non ci sono riuscito del tutto a causa di altri impegni personali, però ho deciso di darmi aiuto aprendo proprio questo blog. Sono certo che questo spazio digitale potrà consentirmi di riappropriarmi del mio “essere” scrittore. Avete letto proprio bene “essere scrittore”, perché diciamoci la verità: scrittori si “è” non si diventa. Chi possiede questa inclinazione naturale, il cosiddetto dono, vede il mondo con occhi diversi, lo sente in maniera diversa e, soprattutto, lo percepisce in maniera tale da riuscire ad afferrare le trame più luminose o più oscure che compongono la realtà, per rifilarle con una minuzia personale tale da creare storie uniche, fresche e straordinarie sia nella forma che nel senso più profondo.

Servirsi delle parole per far ridere, per far piangere, per far sognare o innescare incubi orripilanti è un’arte nel vero e proprio senso del termine, a patto che sia fatto con maestria. Scrivere cose a caso senza senso con parole pretenziose a fare da mattoni a strutture narrative di fango, per di più con trame trite e ritrite e personaggi dalla personalità simile a un filo di paglia ricoperto di sterco non proprio…

Ma veniamo a noi: in cosa consisterà questo giornale di bordo?

In tutto e per tutto sarà uno spazio personale in cui esprimerò in maniera molto schietta e sincera i miei pareri sul mondo della letteratura italiana e internazionale. Poi, a seconda del tempo a mia disposizione, pubblicherò articoli sulla scrittura – senza sfociare nel becero qualunquismo da “so tutto io”- basati per lo più sui manuali tecnici realmente utili e sulle mie personali esperienze. Per finire, un pizzico di articoli qua e là del tipo: i romanzi che più mi hanno influenzato e sulle loro peculiarità; pezzi brevi con cui vi aggiornerò sui progressi di scrittura dei nuovi romanzi a cui sto lavorando; e, per finire, approfondimenti sui lavori pubblicati durante gli anni.

Ma su quest’ultimo punto ho già pronto un articolo dettagliato che spiegherà nel cosa sta bollendo in pentola. Dovete solo pazientare qualche settimana per scoprirlo.

Prima di salutarvi, vi consiglio di iscrivervi alla newsletter a cadenza mensile – grazie alla quale condividerò argomenti e altro ancora che non inserirò nel giornale di bordo o nel sito.

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A prestissimo!

Gianmario